

Si tratta di una
cardiopatia piuttosto rara (circa il 3% di tutte le cardiopatie
congenite). In questa cardiopatia la valvola polmonare è atresica,
ossia si presenta come un tappo membranoso imperforato (chiuso) che
crea una completa ostruzione al passaggio di sangue dal ventricolo
destro ai polmoni: non vi è infatti alcuna comunicazione tra il
ventricolo destro e l’arteria polmonare ed il sangue che arriva al
ventricolo destro viene rigurgitato in atrio destro attraverso la
valvola tricuspide che si presenta insufficiente. La malformazione
coinvolge quindi la valvola polmonare, il ventricolo destro, la
valvola tricuspide e la circolazione coronaria. E’ sempre presente
anche un
difetto del setto interatriale, in genere ampio,
attraverso il quale il sangue giunto in atrio destro dalle vene cave
passa direttamente in atrio sinistro (shunt destro-sinistro a
livello atriale), mescolandosi con il sangue ricco di ossigeno
proveniente dalle vene polmonari: sangue rosso e sangue blu vengono
inviati al ventricolo sinistro e da qui in aorta: il bambino affetto
da Atresia polmonare a setto integro è
cianotico dalla nascita. Il dotto
di Botallo, che si presenta
pervio, è pertanto l’unica via
attraverso la quale il sangue giunge ai polmoni (circolazione
polmonare dotto-dipendente): il dotto di Botallo è tuttavia
fisiologicamente destinato a chiudersi nel giro di poche ore o
giorni, ed il quadro clinico costituisce quindi un’emergenza tale da
richiedere un trattamento medico e chirurgico immediato. Allo scopo
di mantenere il dotto arterioso aperto, il bambino viene sottoposto
alla somministrazione di prostaglandine (v.
In
attesa dell’intervento: cosa fare a casa?): si tratta
di una terapia che consente la sopravvivenza del bambino e la
programmazione dell’intervento chirurgico in una situazione di
maggiore controllo.
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